L'isola di Mal di Ventre è uno degli ultimi lembi intatti del Mediterraneo antico, caratterizzato da straordinarie valenze naturalistiche e archeologiche.
A circa 7 Km dalla costa dell'Oristanese, l'isola di Malu Entu , l'isola del vento cattivo, è un'isola di aspetto uniforme, ricoperta di cespugli e abitata da conigli e uccelli marini; la sua particolarità è data dalla costituzione geologica, di roccia granitica, a differenza della prospiciente costa sarda, di roccia calcarea.
Le spiagge dell'isola sono molto belle, con acque meravigliosamente trasparenti, soprattutto sul lato orientale rivolto verso la costa sarda: la Cala del Pontile, la Cala nord-est, la Cala del Nuraghe, e la Cala dei Pastori, sono le più importanti . Ma una passeggiata lungo la riva consente di scoprire tanti altri angoli incantevoli, con piccole spiaggette in cui la trasparenza indescrivibile ed il colore ceruleo delle acque sono dovuti alla sabbia, formata di granuli di quarzo traslucidi, identica a quella della spiaggia di Is Arutas.
Malu Entu presenta un enorme interesse scientifico, consolo per le particolari specie endemiche, ma anche per le testimonianze archeologiche che ne dimostrano la frequentazione a partire dal neolitico e poi in età nuragica, punica, romana e oltre.
Nei suoi pressi è stata rinvenuto un relitto di nave romana del I sec . A . C . che trasportava un carico di pani di piombo. Malu Entu è tra le prime terre emerse della Sardegna (quindi d'Europa) in età Paleozoica: ne sono prova le rocce granitiche che includono enormi cristalli feldspatici . Ne consegue che l'isola (non abitata) richiede una protezione del tutto particolare che ne salvaguardi l'habitat.
Bisogna dire che un'escursione in quest'isola costituisce veramente un'avventura verso i confini del mondo, per la solitudine e la bellezza dei suoi prati e delle sue spiaggette, tra le quali una addirittura dominata da un Nuraghe.