Chiesa di San Gregorio
(nel centro storico di Sardara)

Edificata nel '300 con forme romanico-gotico, la facciata con rosone centrale, è tripartita da paraste gotiche, mentre l'interno è a una navata coperta a capriate.

Tempio a pozzo di S. Anastasia
(all'interno dell'abitato di Sardara)

Il monumento, situato di fronte alla chiesa tardo gotica omonima (XV sec.), ha struttura con pietre appena sbozzate ed è formato dal vestibolo, scala e camera a tholos sotterranea. In prossimità del tempio si trovano ambienti circolari, provvisti di nicchie nelle murature, legati al santuario nuragico.

Nuraghe e Villaggio Genna Maria
(a circa 1 Km da Villanovaforru)

Il complesso, portato alla luce pochi anni fa, è costituito da un nuraghe trilobato con mastio ventrale (XV sec. A.C), tre torri laterali (XIII sec. A.C), intorno si trova il villaggio di capanne che in parte sono state edificate su strutture dell'antemurale.

Museo archeologico (nel centro di Villanovaforru)

Il museo espone i materiali provenienti dagli scavi del complesso nuragico di Genna Maria, oltre a testimonianze provenienti dal territorio.

Su Nuraxi (Reggia nuragica di Barumini)

Nella prima metà del 2° millennio a.C., quando ancora i popoli italiani vivevano in uno stato ancora primitivo, un popolo già civile, di misteriose origini, approdò in terra Sarda per stabilirvisi definitivamente, lasciando così la sua impronta indelebile, che ancora traspare dalla natura dei Sardi contemporanei.
Questo popolo di guerrieri, forte e austero, già capace di fondere i metalli e di innalzare imponenti edifici megalitici tronco-conici detti "NURAGHI", si chiamavano "Shardana", da cui deriva l'antica denominazione "SARDINIA".
Uno dei complessi nuragici più affascinanti di tutta la Sardegna, decretato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. Si tratta di un insediamento di età nuragica che ha avuto sviluppo tra il bronzo medio e la piena età del ferro. E' formato dal mastio centrale racchiuso da un bastione quadrilobato e da una ulteriore struttura muraria rafforzata da 5 torri. Tutt'intorno si sviluppa un ampio villaggio di capanne, tra queste si notano la famosa "capanna del capo" e quella con sedile realizzato lungo il perimetro interno e bacile al centro, legata a specifiche attività domestiche o culturali.
Dalla sommità di Su Nuraxi si domina la piana circostante, con la collina a forma di cono perfetto di Las Plassas e la Giara di Gestori.

La Giara

E' un altopiano basaltico lungo 12 Km e largo 6, alto mediamente 560 mt., al confine tra Marmilla e Sarcidano, una sorta di isola nell'isola, che conserva un ambiente unico e intatto.
Un piatto tavolato, coperto da un bosco di sugheri a tratti interrotto da zone erbose, allagate nel periodo invernale, i pauli, dove in primavera fioriscono i ranuncoli. L'impressione di essere fuori dal mondo è quasi totale. Per i più piccoli, ma anche per gli adulti, l'occasione per il magico incontro con i cavallini selvatici che vivono in branchi allo stato brado tra i sugheri della Giara. Sono piccoli e robusti, di colore scuro, con caratteristici occhi a mandorla. L'origine è incerta, ma molto probabilmente furono introdotti dai fenici.
Sulla Giara ci si inoltra nel caratteristico ambiente attraversando boschi di leccio, roverella e di sughera; macchia a cisto, lentischio, fillirea, corbezzolo e mirto; praterie con ferule, euforbie, asfodeli e profumato elicriso; i caratteristici "paulis" e, a seconda dei periodi, spettacolari fioriture di ciclamini, violette, zafferano, anemoni, margherite, fiordalisi, biancospini, perastri, e splendide orchidee coloratissime.
Si potranno osservare testimonianze archeologiche del periodo neolitico, nuragico, romano, e interessanti insediamenti pastorali utilizzati sino a pochi anni fa.

Il castello di Eleonora d'Arborea
(all'interno dell'abitato di Sanluri)

Eretto nel '200, viene ristrutturato nel '300 e mostra una pianta quadrangolare con quattro torri merlate. Di proprietà privata e in parte ancora abitato, vi è allestito il Museo Risorgimentale Duca D'Aosta che conserva cimeli storici dell'armata sarda del 1800 e del periodo delle guerre mondiali, alcune camere con arredi originali e una collezione di ceroplastiche del '700.
Il Castello è di proprietà degli eredi del Conte Villa Santa che restaurò il castello negli anni 30.